Skip to content
Dott.ssa Alessandra Banche, Psicologa, Neuropsicologa, Psicoterapeuta Cognitivo- Comportamentale, Sessuologa, Pratictioner in EMDR.
Cerca nel sito

Dott.sa Alessandra Banche

Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale, EMDR

  • Chi sono
    • Chi sono
    • Parliamone insieme
    • Dove
    • Contattami
    • Privacy
  • Obiettivi
  • Dove
  • Esperienza
    • Strumenti e metodi
    • Casi clinici
  • Approfondimenti
    • Aiuto Auto Ansia
      Introduzione al manuale
    • Auto aiuto Ansia
      Sfoglia il manuale
    • Disturbi
      • DISTURBI DI PERSONALITA’
      • Introduzione
      • Personalità emotive
      • Personalità ansiose
      • Personalità diffidenti
      • DISTURBI CLINICI
      • Disturbi alimentari
      • Disturbi d’ansia
      • Disturbi dell’umore
      • Disturbi sessuali
      • Stress
    • La coppia
      • La coppia
      • I figli
    • Consigli utili
      • Gestire le emozioni
      • Gestire le relazioni
      • Gestire le situazioni

Il lutto e le sue fasi

Posted on 15 Dicembre 201815 Dicembre 2018 by Dott.sa Alessandra Banche

Il lutto è un’esperienza legata alla perdita, non necessariamente alla morte. Essere in lutto significa soffrire perché si è arrivati alla fine di qualcosa: un progetto, una relazione, un desiderio che non si realizzerà mai, la comunicazione di una malattia, la nascita di un figlio disabile che fa concludere il sogno di avere un figlio normale.

Le fasi del lutto sono simili in tutte le culture, la prima fase è sempre lo shock, l’ultima è sempre la reintegrazione, mentre le fasi intermedie possono non seguire un ordine fisso e interscambiarsi tra loro.

Shock: si ha la sensazione di avere preso un pugno nella pancia, ma si prende il distacco emotivo da quel che è successo. Il corpo porta delle sensazioni, che vengono avvertite in modo attenuato. Lo shock dura due-tre giorni, difficilmente di più. Nel caso di un decesso, si arriva al funerale in caso di shock, e in seguito ci si colpevolizza per non avere sentito il dolore. In ogni famiglia c’è sempre una persona, chiamata “maestro di cerimonia” che non si può permettere di essere in fase di shock, è lui che organizza il funerale.

Disorganizzazione: si gira a vuoto, si dimenticano le cose, non si pianifica e non si portano a termine i compiti. Dura una settimana.

Aggressività: può essere rivolta contro sé stessi: “non ho capito, non gli davo retta quando diceva di stare male”; gli altri: “i medici non hanno saputo impedire la morte”; il morto “verrebbe da dirgliene quattro per il caos in cui mi ha lasciato”; Dio (è doloroso perché viene a mancare il sostegno della fede). In questa fase non ci sono sensi di colpa.

Invidia: può essere intollerabile per una giovane vedova vedere una coppia di anziani, o per una mamma di un bambino down vedere un bambino normale.

Vergogna: ci si può vergognare della tristezza che si potrebbe portare agli altri. Ci si può vergognare di essere chiamato “vedovo”, o di iniziare, dopo qualche mese, a desiderare una nuova persona.

Negazione: “non è morto, è partito!”. Si nega il proprio dolore, “tanto prima o poi passerà”. A volte, si parla con il defunto, non ci si siede sulla sua sedia, non si buttano via i suoi oggetti.

Ricerca: attraverso medium o cartomanti si cerca di parlare con chi non c’è più. Capita soprattutto a chi ha perso dei figli dai due-tre anni in su.

Razionalizzazione: si prova a dare una spiegazione all’inspiegabile, ad esempio: “Dio prende i migliori”.

Colpa: permette di pensare ad un mondo ideale in cui, non avendo fatto alcune cose, il defunto sarebbe ancora vivo. Questo può aiutare a sentirsi meglio.

Depressione: è un normale correlato al lutto, può durare molto tempo. La persona ha diritto ad essere triste, ha senso di impotenza, disperazione, colpa. Se la depressione supera i sei, dodici mesi, non è più considerata normale ed è il caso di chiedere aiuto.

Identificazione: si decide di aderire a specifiche associazioni (malati di cancro, genitori di bimbi con handicap…).

Reintegrazione: è un processo lento, la persona inizia a stare meglio. Ci si può sentire in colpa perché si sta smettendo di soffrire, ci possono essere delle ricadute.

Posted in Stress

Navigazione articoli

I disturbi del sonno
Insonnia

Contatti

Via Lattes, 14 - Borgaro Torinese - Italia
Tel +39 347 034 3184
Modulo di richiesta contatto/informazioni
Il primo colloquio conoscitivo è gratuito.

Esperienza

Esperienza
Strumenti e metodi Casi clinici

Articoli di approfondimento

  • Aiuto Auto Ansia
    Introduzione al manuale
  • Auto aiuto Ansia
    Sfoglia il manuale
  • Disturbi della personalità
  • Disturbi clinici
  • La coppia
  • La coppia – I figli
  • Consigli utili
  • Parliamone insieme
  • Obiettivi
  • I test
  • Dove
  • Tariffe
  • Contattami
  • Privacy

Link utili

www.ascoltopsicologico.it
 www.elencopsicologi.it
 www.emdritalia.it
 www.aiamc.it
 psy.it
 www.ordinepsicologi.piemonte.it

Ultime pubblicazioni

Chiara Ferragni, l’Emdr e perché almeno stavolta anche gli odiatori dovrebbero ascoltarla

I migranti e le cure psicologiche

Chi ha scoperto l’EMDR

Prova inserimento manuale

Onorificenza all’Associazione

Le Principali Linee Guida che indicano l’EMDR come trattamento d’elezione per i disturbi legati al trauma e lo stress

Interrogazione alla commissione e al consiglio europeo per essere informati sulle politiche sociali che intende attuare in tema di salute mentale.

Supporto psicologico ai cittadini coinvolti nella tragedia avvenuta nel locale “Lanterna Azzurra” in territorio di Corinaldo 8 dicembre 2018




Alessandra Banche


Dott.sa Alessandra Banche riceve su appuntamento a Borgaro Torinese.
Prendiamo un appuntamento il primo colloquio conoscitivo è gratuito.

Categorie

Facebook

Facebook

Gli ultimi articoli

  • Comunicare in modo efficace
  • Introduzione ai disturbi
  • Consigli utili
  • Introduzione al manuale
  • Tariffe
  • TEST
  • Mettersi in gioco
  • Aurora affronta le sue paure
  • Gli obiettivi
  • La lotta continua
  • Perché viene l’ansia
Dottoressa Alessandra Banche 2018©
×
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkPrivacy policy