Le figure professionali che si occupano della mente sono molte, i loro nomi sono entrati da molto tempo a fare parte del linguaggio comune ma le caratteristiche del loro operato o le differenze fra di esse possono apparire sfumate.
Qui di seguito vengono date alcune definizioni per fare un po’ di chiarezza a tal proposito:
Lo psicologo
Lo psicologo è laureato in psicologia, si occupa della sofferenza psichica dei pazienti. Si avvale di strumenti quali i test, colloqui, osservazioni ma non può prescrivere farmaci. Il suo intervento è volto alla diagnosi, all’orientamento professionale o al sostegno psicologico del cliente, non può intraprendere trattamenti psicoterapeutici. Lo psicologo può lavorare nelle cliniche, nelle scuole, nelle aziende, può essere affiancato da altre figure professionali.
Il neuropsicologo
Il neuropsicologo è laureato in psicologia e ha seguito un apposito training di formazione in neuropsicologia. Egli si occupa della diagnosi e della riabilitazione di malattie che hanno origine neurologica ma si ripercuotono anche a livello psicologico, quali ad esempio malattie degenerative (come le demenze) o i traumi cranici. Egli è in grado di usare i test, che gli permettono di valutare l’entità del danno del paziente a livello funzionale (ovvero quanto egli sia compromesso nelle sue abilità cognitive) e una serie di strumenti che gli permettono di fare esercitare il paziente per rafforzare le funzioni in cui è maggiormente carente (ad esempio la memoria, l’attenzione, la pianificazione…). Solitamente il neuropsicologo lavora nelle cliniche e nelle case di cura, è una figura che spesso si affianca ai medici. Non può prescrivere farmaci.
Lo psicoterapeuta
Lo psicoterapeuta è laureato in psicologia oppure in medicina ed ha seguito un corso di specializzazione quadriennale in psicoterapia. La sua preparazione gli permette di curare i pazienti senza l’utilizzo di farmaci, ma soltanto avvalendosi di tecniche specifiche. La modalità di trattare i pazienti e gli strumenti utilizzati variano a seconda del tipo di specializzazione conseguito (ve ne sono davvero molti tipi). In genere lo psicoterapeuta ha fatto un lungo ed impegnativo lavoro su di sé, in modo da risolvere eventuali problematiche personali che gli impedirebbero di relazionarsi in modo adeguato con il paziente.
Lo psicoanalista
Lo psicanalista è laureato in psicologia oppure in medicina ed ha seguito un corso di specializzazione in psicoanalisi. Si tratta di una particolare forma di psicoterapia (forse la più famosa) che ha le sue origini dagli studi di Freud, si occupa di risolvere le problematiche del paziente partendo dal presupposto che esse abbiano un’origine inconscia. Vengono usate tecniche quali la libera associazione, l’interpretazione dei sogni, dei lapsus o di altri atteggiamenti che possano condurre all’inconscio. In genere il percorso analitico si protrae per molto tempo e ha come scopo la conoscenza di sé in profondità, da cui deriva la comprensione del proprio malessere.
Lo psichiatra
Lo psichiatra è laureato in medicina e specializzato in psichiatria. Egli si occupa della malattia mentale e può prescrivere farmaci. Il suo intervento è indispensabile nei casi di sofferenza profonda perché, grazie ad una terapia farmacologica, sintomi gravi possono risolversi in breve tempo. Solo in un secondo tempo per i casi gravi è consigliabile l’intervento dello psicologo o dello psicoterapeuta.
Il neurologo
Il neurologo è laureato in medicina e specializzato in neurologia. Spesso viene confuso con lo psichiatra perché un tempo le due figure professionali erano fuse in una sola (esisteva infatti la specializzazione in “neurologia e psichiatria”). Egli si occupa delle malattie che coinvolgono il sistema nervoso. Il trattamento che egli prescrive è sia di tipo farmacologico che riabilitativo, in genere svolto in collaborazione con altre figure professionali.