Un tempo la personalità sociopatica era assimilata ad individui pericolosi, ad esempio delinquenti. Ad oggi la sociopatia ha smesso di essere uno stigma e viene addirittura apprezzata. Perché questo cambiamento? Perché il sociopatico possiede caratteristiche quali l’insensibilità, il fascino, l’irresponsabilità che vengono viste come garanzia per il successo. Tutti noi abbiamo dei tratti sociopatici, l’idea di poter trasgredire ci piace, ma possediamo dei freni inibitori che ci impediscono di farlo.
La personalità sociopatica caratterizza i protagonisti di molti film e romanzi che raggiungono brillantemente, ma in modo discutibile, i propri scopi. Gli spettatori amano identificarsi con loro. Gli spettatori vedono nella sociopatia solo l’aspetto più attraente, non capiscono che nella vita non c’è nulla di affascinante nel trovarsi di fronte ad una persona che non prova alcun sentimento per loro.
Freddi calcolatori
I sociopatici sono dei freddi calcolatori. Sanno che per raggiungere i propri scopi è meglio farsi amici che nemici, e sono aiutati in questo dai loro tratti carismatici, dalla loro freddezza e dalla loro concentrazione. Per questo, le persone che hanno a che fare con i sociopatici hanno l’impressione di trarre dei vantaggi da loro.
I tratti sociopatici possono emergere solo in alcuni aspetti della vita, ad esempio sono disonesti sul lavoro ma devoti alla propria famiglia: insomma, possiedono una loro etica!
Gli psichiatri e gli psicologi sono d’accordo nel definire la personalità sociopatica non una malattia ma un disturbo, condizione che non esclude la responsabilità legale per i crimini commessi. Il sociopatico non è per forza un criminale, può essere un imprenditore, un politico, un corteggiatore, un personaggio di spettacolo che utilizza metodi scorretti per raggiungere i propri scopi. Egli non si dispiace per nessuno, ma, se scoperto, tende a giustificarsi e a farsi compatire. Egli si sente superiore agli altri e non percepisce in sé stesso alcun aspetto negativo.
Il vuoto emotivo
Anche se la vita di un sociopatico può sembrare interessante, l’impossibilità di provare emozioni gli fa sentire la sua esistenza noiosa. Non riuscendo ad arrabbiarsi, ad innamorarsi, ad odiare, ad avere paura, vive in un grande vuoto emotivo e si sente costretto a condurre comportamenti rischiosi pur di sperimentare qualche ebbrezza. Può affrontare rischi via via maggiori fino ad arrivare all’autodistruzione.
Quasi impossibili da curare
Secondo le statistiche i sociopatici sarebbero circa il 3 per cento della popolazione maschile e l’1 per cento di quella femminile. Gli studi ad ora disponibili ipotizzano che la sociopatia possa avere una componente ereditaria. Inoltre, precoci esperienze di abbandono e trascuratezza potrebbero contribuire all’emergere di tali tratti. Non esistono ancora cure efficaci contro questo disturbo e, soprattutto, i sociopatici accettano di curarsi solo se costretti da una sentenza. Quando possibile, la terapia consigliata è data dalla somministrazione di farmaci, abbinati alla psicoterapia e ad interventi sociali, ma i risultati raggiunti sono modesti.