Tutti quanti dipendiamo da qualcuno o da qualcosa. L’assoluta autonomia è soltanto un mito, ma essere estremamente dipendente dagli altri è considerato patologico. Esiste una vera e propria diagnosi psicologica di disturbo di personalità dipendente.
Il dipendente è colui che non può stare da solo perché non sa prendersi cura di sé. Non si tratta di una persona “incapace”, ma terrorizzata dalla solitudine. Il dipendente per tutta la vita ha sempre vissuto al fianco di una figura di riferimento a cui delegare la propria esistenza. Questa caratteristica era già presente dall’infanzia.
I bambini, per loro natura, dipendono dai genitori, ma il bambino dipendente non ha mai osato contraddire il volere dei genitori per non arrecare dolore. Si tratta del figlio perfetto, che ha studiato ciò che in famiglia era stato consigliato, ha sempre preso delle decisioni seguendo il consiglio “dei grandi”.
Raggiunta l’età adulta, questo atteggiamento diventa più evidente. Il dipendente, potrebbe addirittura, avendone la possibilità, non lasciare mai la casa natale e delegare anche le piccole decisioni ai genitori ormai anziani.
In casi estremi, il dipendente non fa mai un acquisto senza essere accompagnato, e ha bisogno di un consiglio per sapere se è il caso di prendere l’ombrello prima di uscire. Prendere delle decisioni in autonomia lo mette in crisi. Sembra che i genitori abbiano comunque avuto un ruolo importante nella formazione del disturbo, in quanto hanno sempre inviato messaggi di come rimanere soli sia pericoloso, ostacolando in modo sottile ogni spinta all’autonomia.
Tale atteggiamento può essere ancora più evidente nelle relazioni sentimentali. Il dipendente è disposto a qualunque compromesso con il partner, può arrivare a fare cose spiacevoli o umiliarsi pur di evitare l’abbandono. Ovviamente, egli non è in grado di troncare una relazione, non ha mai lasciato nessuno in vita sua. Il partner di una persona dipendente se da un lato potrebbe essere appagato dal sentirsi davvero indispensabile per un altro, dall’altro essere esasperato dalle eccessive richieste e sentirsi intrappolato. Qualora il dipendente subisca un abbandono, tutte le sue energie vengono convogliate per trovare un nuovo partner. In genere ci si accontenta della prima persona che si trova disponibile, in qualche modo “ce la si fa piacere”, pur di avere al più presto un nuovo compagno. Si tratta di persone che non sono mai single, se non per brevissimi e forzati periodi.