Il caso di Ludovico descrive come un giovane ragazzo attraverso il supporto terapeutico possa liberarsi dal proprio dolore, che accumula da tanti anni.
Ludovico è un ragazzo di poco più di 20 anni, ma ne dimostra molti di meno. Non è mai stato prima da uno psicologo, ma ora ne sente la necessità. Come accade ad ogni primo appuntamento, il paziente si accomoda e mi espone nel dettaglio cosa gli è accaduto: la sera precedente ha avuto un incomprensione con la sua ragazza. Questo lo ha preoccupato molto, e crede sia meglio parlarne con un esperto.
Approfondisco, con opportune domande, le caratteristiche dei problemi di Ludovico, che, in poco tempo, mi racconta la sua storia carica di sofferenza.
Piange nel rivelarmi che quando aveva solo sette anni ha perso suo padre. Con la mamma non è mai andato d’accordo, così, a 16 anni, se n’è andato via di casa ed è stato ospitato da dei parenti in meridione.
La sua grande sofferenza lo ha portato ad avere comportamenti violenti e a frequentare brutte compagnie. In questi ultimi anni sta cercando di “mettere la testa a posto”. É tornato a Milano, vive in un appartamento di fianco a sua madre, che nel frattempo ha trovato un nuovo compagno.
Ludovico ha anche due fratelli più piccoli, parlando di loro ricomincia a piangere. Egli ha sempre cercato di fare loro da papà: desiderava che i suoi fratelli soffrissero meno di lui per la mancanza della figura paterna . Sua sorella inoltre ha una malattia degenerativa che la costringe a frequenti cure, Ludovico è preoccupato per lei e per il suo futuro.
Da qui, mi confida il desiderio di formare una famiglia sua, per potere finalmente avere quella serenità che non ha mai avuto. Per questo è andato molto in crisi per il problema con la sua ragazza la sera precedente. Ludovico sostiene di avere avuto, nonostante la giovane età, molte partner, ma di non essersi mai innamorato. Ora frequenta Greta da solo due settimane, ma per lei sente un trasporto che non ha mai provato per nessun’altra. Ludovico ha il terrore di perderla, di poterla deludere, perché forse ha finalmente trovato la persona con cui formare la famiglia che dalla morte del padre desidera avere.
Il ragazzo è sorpreso da quante lacrime sgorgano incontrollate mentre la sua sofferenza esce piano piano mentre la traduce in parole. Dopo un colloquio così intenso, non mi resta che rassicurarlo.
Sta soffrendo perché la sua vita fino ad ora è stata troppo complicata e lui non aveva la possibilità di risolvere problemi così grandi. Un giorno, quando si sentirà davvero pronto, potrà formare la sua famiglia e diventare lui quel papà sicuro e forte che non ha mai potuto avere. Deve avere pazienza, aspettare per capire se questo suo importante progetto potrà essere realizzato con Greta: è troppo presto per saperlo adesso.
Rassicurato e svuotato di tanta sofferenza, Ludovico ora può lasciare lo studio. Dice di stare molto meglio, gli sarebbe piaciuto anni fa avere una persona con cui poter parlare, forse tante cose sarebbero andate diversamente.