La rabbia è un’emozione fondamentale che appartiene al genere umano. La rabbia fa parte della nostra vita e varia in relazione all’ambiente in cui cresciamo.
Si può manifestare con reazioni:
– emotive: sentirsi tesi, irrequieti, sentirsi feriti nell’orgoglio e provare desideri di vendetta e ribellione, sentirsi impotenti, non essere considerati, essere presi in giro, stare per scoppiare.
– mentali: fraintendere i comportamenti degli altri, attivare pensieri on/off (o tutto bianco, o tutto nero), vedere gli altri come oppositori.
– comportamentali dirette: rompere oggetti, fare gesti violenti, sguardo minaccioso, stringere i pugni.
– comportamentali velati: non collaborare, simulare incapacità, fare fallire un progetto, dimenticare di svolgere una commissione importante.
La comunicazione della persona arrabbiata
La comunicazione della rabbia può avere uno stile diretto:
– insultare
– incolpare
– criticare
– minacciare
– fare il sapiente
oppure essere comunicata velatamente (è più difficile da identificare):
– razionalizzare: cercare di darsi una spiegazione logica degli eventi (“non poteva andare diversamente, di certo non me la prendo per questo…”)
– ridicolizzare: parlare dell’evento spiacevole come di una situazione comica per nascondere le reali emozioni
– spettegolare in modo elegante: si mette in cattiva luce chi ci ha fatto arrabbiare
– paragonare: serve per sentirsi “migliori” dell’altro.
Le cause della rabbia
Le principali cause della rabbia sono:
– essere feriti nell’intimo
– mancare un obiettivo
– avere scarso potere
– essere trattati ingiustamente.