La paura di perdere una cosa che già si possiede è più potente della possibilità di guadagnare un premio. Questo avviene sulla base di quello che gli psicologi comportamentisti chiamano “rinforzo negativo” la cui influenza è ormai dimostrata da innumerevoli esperimenti. Un esempio di rinforzo negativo è il meccanismo che mantiene l’ansia: evito di prendere l’ascensore non perché amo fare le scale, ma per allontanare la possibilità di provare la sensazione di soffocare quando sono in ascensore.
Il rinforzo negativo è quello che manda avanti anche molte relazioni: si sta insieme perché si ha paura di rimanere da soli.
La storia di Gianni
Gianni mi contatta perché sta molto male e ha bisogno di un aiuto. Piange spesso, prende dei sonniferi per dormire, prova forte rabbia e ha sovente mal di stomaco. La causa del suo malessere è il suo matrimonio, in crisi da tempo.
Gianni è un uomo di mezza età, sposato da un paio d’anni con una donna straniera più giovane di lui. Prima di incontrare Catia, sua moglie, Gianni non aveva avuto relazioni importanti, e la paura di tornare ad essere solo lo sta letteralmente consumando.
Il matrimonio ha mostrato segnali di cedimento fin da subito, ai quali Gianni ha reagito viziando eccessivamente la donna: le fa molti regali, la porta al ristorante, in vacanza, le paga pomeriggi di trattamenti dal parrucchiere e dall’estetista. L’uomo però non ottiene il risultato sperato, cioè essere ricambiato sentimentalmente. La moglie che addirittura finisce per tradirlo! Gianni, sempre più spaventato, le perdona pure il tradimento, sperando che le cose possano cambiare in futuro. Col tempo, Catia confessa al marito di non averlo mai amato, ma di essersi sposata con la speranza di fare una vita migliore in Italia.
Gianni incassa anche questo duro colpo, pensando che col tempo Catia potrà corrispondere al suo amore. L’uomo, anche se molto innamorato, non riesce però a giustificare le troppe mancanze della moglie, che, con varie scuse, evita di cercare un lavoro, di occuparsi delle faccende di casa, mentre trova il tempo per uscire con le amiche o navigare su internet.
La richiesta di aiuto
Quando Gianni decide di chiedere un aiuto psicologico, è un uomo confuso, si sente in colpa, non capisce dove possa avere sbagliato, dato che lui è convinto di avere fatto di tutto per accontentare la moglie e per meritare il suo amore.
In effetti faccio notare a Gianni che lui ha fatto troppo per compiacere la moglie, spinto dal rinforzo negativo (cioè sperimentare la paura di perdere la moglie). All’inizio della terapia spiego a Gianni quali sono i principi del rinforzo negativo, e come lui ne sia “vittima”. L’uomo ammette di stare molto male, questa paura di essere abbandonato dalla moglie lo sta consumando, mentre ricorda che, ai tempi in cui era single, la sua salute era ottima ed il suo gatto si mostrava più affettuoso con lui di Catia ora!
Egli comprende che il suo essere troppo permissivo ha reso Catia irrispettosa. Gianni cambia atteggiamento verso la donna: non le fa più regali, si riappropria della sua vita e del suo tempo libero (prima vincolato alle esigenze di Catia), impone nuove regole in famiglia. Ad esempio, pretende che se la donna decide di uscire la sera, inviti anche suo marito. Catia è perplessa di questo cambiamento, si accorge che il marito è più sicuro di sé, torna e dormire la notte senza l’aiuto delle gocce, è meno nervoso.
Catia è irritata, ora è lei che inizia ad avere paura di perdere il marito. Non le rimane che cambiare il suo atteggiamento: riprende a cucinare e a fare i lavori di casa. Torna ad uscire la sera con Gianni ed i suoi amici (che ha sempre criticato) temendo che lui possa incontrare qualcun’altra.
Ora le parti si sono invertite: è Catia a temere che Gianni la lasci. Gianni invece è diventato molto realista, ed ha capito come la paura di perdere faccia soffrire molto di più che perdere davvero qualcuno. L’idea, qualora il matrimonio non dovesse proprio funzionare, di tornare ad essere single e a vivere con un gatto in fin dei conti non gli sembra così terribile. Ritrovare la serenità è la cosa più importante di tutte.